"Margherita" |
Danni che ho pensato di non limitare io stasera. In settimana visto che la bilancia batteva i 76,4, lo specchio mi rinfacciava una silhouette invidiabile, i risultati ottenuti, seppur non del tutto soddisfacenti per ora, mi hanno reso contento, ho pensato "Perché no?". "Se non ora, quando?".
Allora che fare? Sgarrare, sgarrare, sgarrare. Sentirsi in colpa. E ricominciare, rimettendosi al più presto in Zona.
Stasera non si è badato alle croste, ai condimenti (l'ho presa "4 stagioni"!), allo zucchero nel caffé, al cicchetto di mirto.
Ancora una volta rifletto sul fatto che a Torino (in una città, tutto sommato, anni luce distante da Napoli patria e città natale della pizza) ci siano molteplici pizzerie di alto livello. Tutte da scoprire. Stasera io, Pippo e Sebastiano, siamo andati da "Le comiche" di corso Siracusa, forse un po' fuori mano, ma vale sempre la pena fare un po' di strada in più, poiché si mangia una delle pizze presumibilmente più buone del capoluogo piemontese. Il proprietario conosceva molti segreti, anche di locali concorrenti, di cui non ero stato, fino a quel momento, edotto. E' subito corso ai ripari parlandomi di grammature di palline - chi usa quella da 220 gr e chi quella da 350 e che differenza fa - di stesure di pasta, di morbidezza e leggerezza, di doppia lievitatura, di rigonfiamento lento, insomma, dopo un po' non ci capivo più nulla, e mi sembrava si parlasse d'altro. E la pizza si raffreddava...
"Quattro stagioni" |
Quelle che mi vengono in mente in questo momento, con qualche minima differenza non sostanziale, tutte di gran livello, oltre la sopra già citata, sono:
- "Cristina" di corso Palermo
- "Gennaro Esposito" nei pressi di piazza Statuto
- "La svolta" nei pressi di corso Moncalieri
- "Amici miei" in corso Vittorio Emanuele
- "Catullo" in corso Moncalieri
PS: Alla fine il proprietario non ci ha fatto pagare la cena, miserie della fama. Per una volta tanto che mi offrono qualcosa, l'ho accettata. Serata memorabile. E che diamine!
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