Ho appena finito di vedere "Melancholia" di Lars Von Trier. Ribadisco che il regista è completamente pazzo e che il film è, come quasi tutte le sue opere, un capovaloro. Non aggiungo altro.
Rilevo, invece, un aspetto importante: i primi 60 minuti si svolgono durante il banchetto di nozze della protagonista, Justine/ Kirsten Dunst e di Michael/Alexander Skarsgård organizzato riccamente dal wedding planner di famiglia. Non manca niente. Ogni particolare ha un senso.
Si inquadrano, poiché serviti e bevuti durante il matrimonio, il cognac "Hennessy" e lo champagne "Moët & Chandon". La tazza nella quale Justine e la sorella Claire (Charlotte Gainsbourg) sorseggiano il tè è senza ombra di dubbio di "Wedgwood", marchio ufficiale londinese che serve di porcellanerie la casa reale inglese. Ne sono quasi sicuro.
Rilevo, invece, un aspetto importante: i primi 60 minuti si svolgono durante il banchetto di nozze della protagonista, Justine/ Kirsten Dunst e di Michael/Alexander Skarsgård organizzato riccamente dal wedding planner di famiglia. Non manca niente. Ogni particolare ha un senso.
Si inquadrano, poiché serviti e bevuti durante il matrimonio, il cognac "Hennessy" e lo champagne "Moët & Chandon". La tazza nella quale Justine e la sorella Claire (Charlotte Gainsbourg) sorseggiano il tè è senza ombra di dubbio di "Wedgwood", marchio ufficiale londinese che serve di porcellanerie la casa reale inglese. Ne sono quasi sicuro.
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