febbraio 03, 2011

Una delusione annunciata










































Invitato ad un supper dal mio amico Fabrizio, rigorosamente in pseudo "Zona": fagiolini bolliti, pomodorini, tonno al naturale, surimi e salmone affumicato come entrée, come plat zucchine saltate (come le fa lui, noone in the world) e un frutto, abbiamo degustato, per la prima volta, uno champagne, all'uopo tenuto in fresco (ma non è servito a molto), il "Piper Heidsieck - Cuvée Brut".
La conferma di una fama che lo precedeva non ha che suffragato le nostre aspettative. Durante i miei primi viaggi a Reims, i rumors davano, tra gli addetti ai lavori, proprio questo vino, come il peggiore della regione.
Perlage esageratamente vivace e grana delle bollicine troppo grossolana hanno affermato all'occhio quelli che sarebbero stati i profumi e i sapori marcatamente ossidati che avrebbero coperto qualsivoglia bouquet una volta assaggiato. Sul sito ufficiale non sono riuscito a ricavare l'uvaggio.
Voglio sperare che la causa principale sia da implicare ad una cattiva conservazione o ad un eccessivo invecchiamento e che non sia una marca distintiva di questa cuvée. Un solo assaggio non basta e, per questo, mi ripropongo di riassaggiarlo molto presto per confutare un giudizio che rimane pur sempre approssimativo.

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