Dopo aver visto "Il sapore del successo" (2015, diretto da John Wells), fortunatamente in
lingua originale -ci sono degli inserti in lingua francese tra i
protagonisti-, con Bradley Cooper e, almeno per me, due preziosi cameo di Emma Thomson e Uma Thurman, mi sono accorto di non ricordare più il vino Bordeaux citato dal "miglior maître d'Europa" (l'attore Daniel Brühl).
Mi sono prontamente catapultato online per cercare notizie a proposito, così come faccio testardamente ogni qualvolta ho dei vuoti di memoria, ahimé troppo frequentemente, ma non ho trovato alcuna informazione.
Quindi stamane l'ho rivisto appositamente e, al 23':55" il caposala menziona come abbinamento ideale al "Pigeon" lo "Chateau Angelus" del 1989.
Verso il finale, arrivano i temibili ispettori, per i quali le due intere brigate di sala e di cucina si erano duramente preparate:
- "Michelin manda ispettori a mangiare nei ristoranti per assegnare le stelle: una, due, tre.
- "O nessuna".
- "Nessuno sa chi siano, nessuno. Arrivano, mangiano e se ne vanno. Ma sono abitudinari, seguono una routine per dare ad ogni ristorante le stesse chance. Arrivano in coppia, prenotano il tavolo sempre alle 19:30. Il primo dei due arriva prima e prende un drink al bar. Il partner arriva mezz'ora dopo. Uno ordina il menù degustazione, l'altro à ala carte, sempre. Ordinano mezza bottiglia di vino, acqua del rubinetto e vestono elegantemente. Sono gentili, ma attenzione: potrebbero adagiare una forchetta sul pavimento, sotto il tavolo, per vedere se ve ne accorgete. Non la fanno cadere, perché sentireste il rumore e sarebbe troppo facile.".
- "Da ora in poi tutto deve essere perfetto. Non buono, non eccellente: perfetto. Se notano una singola cosa fuori posto, ci distruggono. E presto verranno qui per noi".
I due ordinano "Gavi di Gavi".
Mi sono prontamente catapultato online per cercare notizie a proposito, così come faccio testardamente ogni qualvolta ho dei vuoti di memoria, ahimé troppo frequentemente, ma non ho trovato alcuna informazione.
Quindi stamane l'ho rivisto appositamente e, al 23':55" il caposala menziona come abbinamento ideale al "Pigeon" lo "Chateau Angelus" del 1989.
Verso il finale, arrivano i temibili ispettori, per i quali le due intere brigate di sala e di cucina si erano duramente preparate:
- "Michelin manda ispettori a mangiare nei ristoranti per assegnare le stelle: una, due, tre.
- "O nessuna".
- "Nessuno sa chi siano, nessuno. Arrivano, mangiano e se ne vanno. Ma sono abitudinari, seguono una routine per dare ad ogni ristorante le stesse chance. Arrivano in coppia, prenotano il tavolo sempre alle 19:30. Il primo dei due arriva prima e prende un drink al bar. Il partner arriva mezz'ora dopo. Uno ordina il menù degustazione, l'altro à ala carte, sempre. Ordinano mezza bottiglia di vino, acqua del rubinetto e vestono elegantemente. Sono gentili, ma attenzione: potrebbero adagiare una forchetta sul pavimento, sotto il tavolo, per vedere se ve ne accorgete. Non la fanno cadere, perché sentireste il rumore e sarebbe troppo facile.".
- "Da ora in poi tutto deve essere perfetto. Non buono, non eccellente: perfetto. Se notano una singola cosa fuori posto, ci distruggono. E presto verranno qui per noi".
I due ordinano "Gavi di Gavi".
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