Voglio innanzitutto ringraziare quelli che, durante le vacanze natalizie, mi hanno avvicinato in discoteca facendomi i complimenti per i risultati raggiunti negli ultimi anni e per essere stato per loro un esempio da seguire, tanto da iniziare in maniera convinta la dieta.
Alcuni hanno perso notevolmente peso e vanno in palestra tutti i giorni, e questo mi fa piacere, però non bisogna mollare proprio adesso. Non bisogna assolutamente abbassare la guardia. Mai. Lo scrivo a voi, ma lo dico soprattutto a me stesso.
Aspettiamo che le feste finiscano; anche per me le abbuffate sono state un tour de force, come sempre, incredibile. Per questo subito dopo l'ultimo cenone dell'Epifania, bisogna correre immediatamente ai ripari ed iniziare con un periodo disintossicante, fatto di brodini anoressizzanti, verdura e frutta o, meglio, di digiuno, come facevano le mistiche dei secoli passati: un bicchiere d'acqua e un'ostia consacrata.
È il momento migliore per iniziare la dieta, non dando retta a nessuno, perdere quei due o tre chili presi in un colpo solo, senza ascoltare chi dice che mangiare è bello ed è l'unica soddisfazione della vita, ed altre amenità del caso. Stupidaggini.
Giustificarsi di continuo con i "non ce la faccio" solo perché non si ottegono i risultati sperati, non serve a niente. Non serve piangersi addosso e autocompatirsi. Anzi, meglio essere impietosi con se stessi e tolleranti con gli altri, come sempre. Gli errori li facciamo solo e sempre noi, non gli altri. La responsabilità è nostra. Non dimentichiamocelo.
L'impegno e la costanza sono le armi necessarie, unite ad una buona dose di motivazione che va tenuta sempre viva e vegeta.
Non diamo retta alla nostra invidia. E' un sentimento negativo, distruttivo e depressivo per l'autostima che contrasta con la passione, l'impegno e la fatica, fondamento necessario della felicità.
Dunque, primo proposito per l'anno nuovo è darsi una scadenza, un traguardo da raggiungere, un peso da perdere entro delle date prestabilite e plausibili. Come ho fatto io: cinque chili al mese, nei primi tre mesi. Un forte calo dà una motivazione profonda a continuare.
Insomma, ascoltare solamente il nostro cervello, la nostra immagine riflessa allo specchio e la bilancia (che non mentono).
Il resto non conta.
Abbiamo perso così tanto tempo in passato...
Prima si inizia meglio è.
Al lavoro!
Alcuni hanno perso notevolmente peso e vanno in palestra tutti i giorni, e questo mi fa piacere, però non bisogna mollare proprio adesso. Non bisogna assolutamente abbassare la guardia. Mai. Lo scrivo a voi, ma lo dico soprattutto a me stesso.
Aspettiamo che le feste finiscano; anche per me le abbuffate sono state un tour de force, come sempre, incredibile. Per questo subito dopo l'ultimo cenone dell'Epifania, bisogna correre immediatamente ai ripari ed iniziare con un periodo disintossicante, fatto di brodini anoressizzanti, verdura e frutta o, meglio, di digiuno, come facevano le mistiche dei secoli passati: un bicchiere d'acqua e un'ostia consacrata.
È il momento migliore per iniziare la dieta, non dando retta a nessuno, perdere quei due o tre chili presi in un colpo solo, senza ascoltare chi dice che mangiare è bello ed è l'unica soddisfazione della vita, ed altre amenità del caso. Stupidaggini.
Giustificarsi di continuo con i "non ce la faccio" solo perché non si ottegono i risultati sperati, non serve a niente. Non serve piangersi addosso e autocompatirsi. Anzi, meglio essere impietosi con se stessi e tolleranti con gli altri, come sempre. Gli errori li facciamo solo e sempre noi, non gli altri. La responsabilità è nostra. Non dimentichiamocelo.
L'impegno e la costanza sono le armi necessarie, unite ad una buona dose di motivazione che va tenuta sempre viva e vegeta.
Non diamo retta alla nostra invidia. E' un sentimento negativo, distruttivo e depressivo per l'autostima che contrasta con la passione, l'impegno e la fatica, fondamento necessario della felicità.
Dunque, primo proposito per l'anno nuovo è darsi una scadenza, un traguardo da raggiungere, un peso da perdere entro delle date prestabilite e plausibili. Come ho fatto io: cinque chili al mese, nei primi tre mesi. Un forte calo dà una motivazione profonda a continuare.
Insomma, ascoltare solamente il nostro cervello, la nostra immagine riflessa allo specchio e la bilancia (che non mentono).
Il resto non conta.
Abbiamo perso così tanto tempo in passato...
Prima si inizia meglio è.
Al lavoro!
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