Allora ieri sera mi sono fatto venire un'idea: "il pane lo faccio io!"; così mi sono messo ad impastare col lievito madre 500 gr della nuova farina di Kamut bio appena acquistata, l'ho messa a riposare in frigo per tutta la notte e stamattina l'ho portata a scuola per cuocerla.
Con l'aiuto e la complicità del mio nuovo collega di cucina, Simone, e la sempre gradita copresenza della mia collega, Laura, ho dato la forma di pancarré ad una parte di impasto e creato 6 bocconcini-rosette con la restante. Dopo due ore in camera di lievitazione a 30°, le abbiamo infornate nel forno professionale della scuola, preriscaldato, con un po' di funzione vapore (che non guasta mai!), e il risultato è stato, a detta di tutti, alunni compresi, ottimo.
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Era l'ottobre 2006, il ristorante esattamente questo: 3 Rue Docteur Rousseau, 51200 Épernay, France |
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Il ristorante incriminato a Épernay, "La table de Kobus" |
Anche io sono stato particolarmente soddisfatto: mi ha ricordato i cornetti rustici mangiati in Francia, durante una gita a Reims; un pane profumato che ancora, dopo diversi anni, non ho dimenticato.
Ma come ha fatto a venirmi un pane così buono! Sarà stata la farina di pregio, sarà stato il forno professionale o saranno state le mie manine d'oro? Boh, ripeterò l'operazione mercoledì prossimo, con nuove farine, verso nuove forme, per nuove foto, per nuove risposte al mio ego.
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