Finalmente lo scorso weekend mi sono deciso a scartare quello che non si può altro che definire, con la P maiuscola, il Profumo. Me l'ero autoregalato circa sei mesi fa, nel periodo intorno al mio compleanno, in luglio.
Questo sabato è avvenuto il rito tanto atteso: l'apertura della confezione, prima il cellophane, poi la fuoriuscita dalla scatola della preziona bottiglietta squadrata, scelta da mademoiselle Coco (per il "5"), diventata essa stessa un mito; flacone disegnato proprio dalla stilista, molto simile a quello, semplice e sobrio, del N°5, ma più alto e slanciato.
Il "19" è la quintessenza, il condensato stesso di tutto quello che dovrebbe essere una fragranza senza tempo, quasi unisex, per tutte le stagioni. Perfetto sul corpo, sul collo e "...applicato laddove si vuole essere baciate", ma anche sui cuscini, sulle tende, sui divani...Tutta la casa deve odorare di "19". Certo, potendoselo permettere, altrimenti solo tre parsimoniosi spruzzi dietro le orecchie sono più che sufficienti.
Nato per celebrare il compleanno della nota stilista francese che nacque il 19 agosto 1883, fu l'ultimo profumo voluto da Gabrielle Chanel, che morì l'anno dopo la commercializzazione del magico profumo, nel 1971.
Fiorito-boschivo-verde, un'armonia bianca e verde. Un'unione inattesa di semplicità e di raffinatezza.
L'Eau de Parfum N°19 non è solamente una nuova concentrazione, bensì una reinterpretazione olfattiva che rimane fedele allo spirito e alla persistenza della composizione originale.
La fragranza No. 19 è un profumo dalle note balsamiche-verdi, molto differente dal celebre Chanel No. 5, dal floreale Chanel No.22 e da Chanel No.18. Il profumo, così come la sua versione eau de toilette è contraddistinto da un liquido di colore verde chiaro, benché le prime versioni commercializzate, come testimoniato da alcune vecchie pubblicità, erano di un verde più profondo. Note di testan di galbano iraniano, mentre il neroli di Grasse apporta un soffio fiorito.Il cuore si esprime pienamente nella rosa di maggio e nell'iris di Firenze. La coda finale segna profondamente il profumo grazie al vetiver e al cedro di Virginia.
Il profumo Bel respiro, commercializzato dal 2006 da Chanel è stato descritto come molto simile a Chanel No. 19, soprattutto nelle note di testa.
Aveva ragione il "critico di profumi" più famoso del mondo, Chandler Burr, giornalista per il "New York Times, a definire questo profumo "...uno dei migliori profumi al mondo, pura eleganza allo stato liquido".
Questo sabato è avvenuto il rito tanto atteso: l'apertura della confezione, prima il cellophane, poi la fuoriuscita dalla scatola della preziona bottiglietta squadrata, scelta da mademoiselle Coco (per il "5"), diventata essa stessa un mito; flacone disegnato proprio dalla stilista, molto simile a quello, semplice e sobrio, del N°5, ma più alto e slanciato.
Il "19" è la quintessenza, il condensato stesso di tutto quello che dovrebbe essere una fragranza senza tempo, quasi unisex, per tutte le stagioni. Perfetto sul corpo, sul collo e "...applicato laddove si vuole essere baciate", ma anche sui cuscini, sulle tende, sui divani...Tutta la casa deve odorare di "19". Certo, potendoselo permettere, altrimenti solo tre parsimoniosi spruzzi dietro le orecchie sono più che sufficienti.
Nato per celebrare il compleanno della nota stilista francese che nacque il 19 agosto 1883, fu l'ultimo profumo voluto da Gabrielle Chanel, che morì l'anno dopo la commercializzazione del magico profumo, nel 1971.
Fiorito-boschivo-verde, un'armonia bianca e verde. Un'unione inattesa di semplicità e di raffinatezza.
L'Eau de Parfum N°19 non è solamente una nuova concentrazione, bensì una reinterpretazione olfattiva che rimane fedele allo spirito e alla persistenza della composizione originale.
La fragranza No. 19 è un profumo dalle note balsamiche-verdi, molto differente dal celebre Chanel No. 5, dal floreale Chanel No.22 e da Chanel No.18. Il profumo, così come la sua versione eau de toilette è contraddistinto da un liquido di colore verde chiaro, benché le prime versioni commercializzate, come testimoniato da alcune vecchie pubblicità, erano di un verde più profondo. Note di testan di galbano iraniano, mentre il neroli di Grasse apporta un soffio fiorito.Il cuore si esprime pienamente nella rosa di maggio e nell'iris di Firenze. La coda finale segna profondamente il profumo grazie al vetiver e al cedro di Virginia.
Il profumo Bel respiro, commercializzato dal 2006 da Chanel è stato descritto come molto simile a Chanel No. 19, soprattutto nelle note di testa.
Aveva ragione il "critico di profumi" più famoso del mondo, Chandler Burr, giornalista per il "New York Times, a definire questo profumo "...uno dei migliori profumi al mondo, pura eleganza allo stato liquido".
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