Non so cosa mi faccia perdere completamente la trebisonda davanti ad un'immagine patinata sprizzante lusso da tutti i pori cartacei di una rivista o cosa elabori la mia mente di fronte ad un packagine di classe, ovvero quando mi imbatto in una réclame di prodotti costosi, fatto sta che rimango sempre inebetito. Non so neanche se sia invidia verso un mondo che difficilmente si intersecherà mai con la mia vita, o attrazione/repulsione nei confronti di un sistema che reputo socialmente ingiusto: quelli che si possono permettere oggetti preziosi, indirettamente fanno male a quelli meno abbienti. Insomma, anche come formazione politica, non potrei elogiare la ricchezza, né esserne attratto. Quando si sogna però, specialmente ad occhi aperti, lo si fa rivolgendosi al bello e al raffinato; è gratis, dunque meglio puntare in alto. Io rimango incantato, senza parole, incapace anche di esprimere un giudizio critico davanti ad una confezione irresistibilmente chic. Penso che i creativi pubblicitari quando inventano una campagna di comunicazione lo facciano pensando a me riuscendo a toccare le corde più sensibili del mio desiderio edonistico. Già mi capitò col lancio promozionale del rosé di Dom Pérignon, quello con Eva Erzigova (foto in basso). Da stamattina non riesco a dimenticare il fascino che ho subito nel vedere le immagini del nuovo prodotto di casa Moët & Chandon, lo champagne "Ice Impérial" dopo averlo digitato su Google. Un full white accecante, con elementi nero/oro: calici griffati panciuti colorati di bianco ospitano cubetti di ghiaccio. La flûte ormai ha fatto il suo tempo ed è stata messa in pre-pensionamento. La bottiglia è smaltata di bianco, una coccarda nera a rievocare una cravatta messa sul collo, etichetta dorata con riflessi argentei.
In alcune foto lo sfondo è a bordo biscina o su isole tropicali, acqua cristallina, palme e cielo terso. Mi ha attratto ancor di più in questo momento di down post vacanze. Voglia di tornare fra il mare e le palme? Forse sì.
L'impatto è stato così dirompente che non ho notato la peculiarità di questo nuovo champagne: si beve on the rocks, a discapito del perlage, da assaporare sotto il sole di Saint-Tropez. Cosa, cosa, cosa? La Coca-Cola col baccalà? Che screanzato! Anatemi in tutte le parti del globo! E' un sacrilegio!!Eresia!!! Il papa non dice niente? Lui che ha sempre da dire su tutto e tutti... Ma siamo impazziti? E' un reato...Poi, mi sono rilassato, ho fatto mente locale e mi sono ricordato che già 20 anni fa, in un tour della Francia (gita delle superiori), visitando un'azienda di cognac, la "Camus", avevano provato a servirci il pregiato distillato di vino col ghiaccio, non è quindi una novità. Vogliono fare i moderni, rivolgersi alle nuove generazioni, innovarsi.
Visto che i giovani ultimamente amano le danze caraibiche e il Mojito, vai di lime e foglie di menta, a toute vitesse, a ballare, in pieno giorno, nelle spiagge di Copacabana! Il re dei vini declassato a volgarissimo cocktail? Ma anche no. Io continuo a bermi lo champagne freddissimo, ma senza ghiaccio. Merci.
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