dicembre 16, 2016

Château Mouton Rothschild


Sono riuscito a realizzare un sogno: entrare da Mouton.

Ma andiamo per gradi: è stato solo l'epilogo a lieto fine di una storia triste, molto triste.
Intanto, dopo una settimana di corso intensivo di francese presso l'Alliance française di Bordeaux, sono stato così tanto frastornato da fidarmi di una stagista dell'office du tourisme che, non è stata scortese, questo no, ma abbastanza inetta o, quanto meno, superficiale nel presentarmi le potenziali visite. Allora ci sono tornato la settimana successiva, martedì, e ho scoperto (purtroppo in ritardo), grazie ad un'addetta (questa volta sì, molto disponibile e soprattutto capace) che sarei potuto entrare in tutti gli chateaux che volevo, proprio in quanto professore di sala/bar/enologia. Gratis.
Non solo, ha chiamato direttamente l'azienda e mi ha preso un appuntamento per le 9:30 di stamattina per una visita privata in lingua francese.
Per mancanza di tempo, tuttavia, sono sfumati gli almeno altri 6/7 marchi che avrei voluto visitare in vita mia. Spero, dunque, di ritornarci, prima o poi.
 Bene: mi alzo all'alba, arrivo alla fermata del bus in anticipo, aspetto, arriva, faccio la coda, salgo, cerco di pagare. L'autista imbronciata e poco disponibile, non avendo il resto da darmi, mi ha intimato di andare al bar a comprare il bigletto e di fare in fretta! Corro al bar, entro, la signora non aveva né biglietti né cambio per il mio pezzo da 50 euro, torno quasi in lacrime sul pullman (non potendolo assolutamente perderlo...), la conducente sembra irremovibile. Un uomo di colore seduto primi sedili, apre il portafogli e paga al posto mio 5 euro, peraltro, non so perché la donna al volante emette un biglietto A/R...Il mio salvatore! Lo ringrazio più volte; scende al paese prima del mio lo ringrazio ancora e, stringendomi la mano, mi dice "Faites toujours du bien, pas du mal".
Rimaniamo soli, io e la vipera. Facciamo pace. Si scusa per non aver ben capito la situazione e sottolineamo ancora quanta fortuna avessi avuto io a trovare sulla mia strada quel buon uomo. Forse sentendosi in colpa, forse per una ritrovata bontà, esce dal percorso stabilito, allungando di circa due chilometri, e mi porta proprio davanti all'entrata dell'azienda per non farmi tardare troppo.
La visita è stata emozionante, la hostess che ci accompagnava, preparatissima. Ho assaggiato la vendemmia nuova, 2015!

Curiosità: "Mouton" (pecorone) è un termine che deriverebbe dall'antico occitano che indicava un dosso, una collinetta, un poggio, insomma un terreno di più alta qualità, così come "Lafitte" e "Haut".
Il pomeriggio ho camminato lungo tutto il Médoc, immerso nelle vigne, da Pauillac a Margaux, per un totale di 20 km circa, ancora elettrizzato e commosso...


















Info: http://www.chateau-mouton-rothschild.com/?lang=fr

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