Sentire i politici cantar vittoria per i risultati odierni è patetico. Soprattutto nella capitale, in cui il Pd "vince" sul sindaco uscente, Gianni Alemanno, con il dirompente 63,93% di Ignazio Marino.
A ben vedere, con l'astensionismo devastante al 48,51% (poi chi l'ha detto che sia giusto costringere i cittadini a votare chiunque e comunque?), il nuovo primo cittadino entra in Campidoglio grazie ad un esiguo numero di voti: 664.490 su 2.359.119 di elettori romani.
E' la democrazia: vero.
Parlare di "vittoria" con toni trionfanti, però, è quantomeno fuori luogo.
La partitocrazia ha vinto (ma a che prezzo?), il popolo italiano ha perso. Ancora una volta, come sempre.
http://it.wikipedia.org/wiki/Vittoria_di_Pirro
A ben vedere, con l'astensionismo devastante al 48,51% (poi chi l'ha detto che sia giusto costringere i cittadini a votare chiunque e comunque?), il nuovo primo cittadino entra in Campidoglio grazie ad un esiguo numero di voti: 664.490 su 2.359.119 di elettori romani.
E' la democrazia: vero.
Parlare di "vittoria" con toni trionfanti, però, è quantomeno fuori luogo.
La partitocrazia ha vinto (ma a che prezzo?), il popolo italiano ha perso. Ancora una volta, come sempre.
http://it.wikipedia.org/wiki/Vittoria_di_Pirro
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