Nome: Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene Superiore di Cartizze
Denominazione: D.O.C.G (02/04/1969)
Vitigno: Glera 100% (già Prosecco)
Gradazione alcolica: 11%
Analisi organolettica:
- colore: Colore giallo paglierino.
Spuma fitta e perlage fine e persistente.
- odore: Ampio ed intenso con note di mela, albicocca, pera e rosa.
Armonico ed elegante con aromi di grande freschezza.
- sapore: Armonico ed elegante, di grande morbidezza e freschezza.
Fruttato ricco, con buona pienezza e lunghezza, coerente con i profumi.
Temperatura di servizio: 6/8 gradi
Mariage: vino da tutto pasto; particolarmente indicato con primi piatti non eccessivamente elaborati e secondi di pesce.
Storia:
Un'ipotesi accreditata sembra essere quella che fa derivare il nome Cartizze da "gardiz o gardizze", espressione locale che indica i graticci usati per l'appassimento delle uve. Nella zona del Cartizze infatti, l'uva viene vendemmiata tardi, quando mostra i primi segni di appassimento naturale. Ciò conferisce al vino una concentrazione di aromi e sapori di intensità inusuale. Altra ipotesi fa derivare la denominazione "cartizze" dall'appellativo dialettale che sta ad indicare l'involucro della pannocchia, detto appunto "cartiza".
L'uva, pronta per la vendemmia, veniva avvolta grappolo per grappolo nelle "cartize", per aumentare il tasso zuccherino dell'uva. Il vino così ottenuto, il Cartizze appunto, era quindi un vino da dessert, più vicino al Picolit o ai Passiti. Questa tipologia era molto apprezzata agli inizi del secolo. Con l'ultimo dopoguerra il gradimento per i vini dolci ebbe un crollo, fino ai giorni nostri, dove allo spumante viene richiesto pochissimo zucchero e un colore "scarico".
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